Ritenzione idrica
La ritenzione idrica è un problema molto comune, che in generale affligge più le donne degli uomini, e che può peggiorare con il caldo. Di solito si nota edema soprattutto a livello di piedi e caviglie. Diverse possono essere le cause di questo accumulo di liquidi:
Ritenzione circolatoria: si manifesta quando non si ha un perfetto flusso di ritorno venoso, cioè il sangue che scende agli arti inferiori non riceve un’adeguata spinta verso l’alto. L’origine della ritenzione è la stasi della circolazione dovuta al venire meno del corretto funzionamento del sistema venoso e di quello linfatico. Ne consegue che si ha ristagno di liquidi nello spazio interstiziale con conseguente gonfiore e tumefazione delle caviglie e anche dei piedi. Questo può accadere sia a chi sta tutto il giorno in piedi ma anche a chi sta molto seduto, magari accavallando spesso le gambe sotto la scrivania!
Ritenzione idrica causata patologie: spesso è conseguenza di chi soffre di insufficienza renale, cardiopatie, epatiti ipertensione o edema linfatico.
Ritenzione idrica causata da farmaci: antinfiammatori, cortisonici, anticoncezionali orali, terapia ormonale sostitutiva possono essere causa di ritenzione idrica, soprattutto quando assunti per lunghi periodi.
Ritenzione idrica causata dal ciclo mestruale: 7 giorni prima delle mestruazioni molte donne risentono della ritenzione idrica che può arrivare anche al 4% del loro peso.
Ritenzione idrica causata da alimenti: il consumo eccessivo o continuo di alimenti ricchi di sodio (salumi, formaggi, tonno in scatola, patatine, ecc) può determinare ritenzione idrica, soprattutto in chi predisposto.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, si tratta di squilibri dovuti soltanto a uno scorretto stile di vita e cattive abitudini alimentari. Eccessiva sedentarietà, fumo, abuso di alcolici o di caffé, così come una alimentazione troppo ricca di sale sono fattori che possono causare ritenzione idrica, oltre a cattiva circolazione.
Si può migliorare la situazione sicuramente praticando sport (nuoto, passeggiate, nordic walking, ecc) per agevolare il ritorno venoso della circolazione e anche calando di peso in quanto una situazione di sovrappeso rallenta la diuresi e favorisce la formazione di edemi. In generale le persone sedentarie hanno più ritenzione idrica di chi fa sport, in quanto chi è sedentario non suda e quindi non elimina acqua. Inoltre un fisico atletico manterrà anche negli anni maggiormente la capacità di drenare in modo più efficace i liquidi rispetto a chi non fa sport.
All’attività fisica va associata una alimentazione senza eccessi di sale (salumi, formaggi stagionati, pesce affumicato, salatini, frutta secca tostata e salata) e con abbondante consumo di frutta, verdura e cereali integrali. Importante prediligere frutta e verdura ricca di vitamina C, che ha funzione antiossidante e vaso protettrice.
Ultimo, ma non per importanza, un’assunzione adeguata di acqua. Come sapere se è adeguata? L’urina deve essere molto chiara! Anche con una corretta idratazione di combatte la ritenzione idrica!
Spesso i pazienti con ritenzione idrica, mi riferiscono talvolta una aumentata diuresi notturna e mi chiedono il motivo. Le cause della nicturia possono essere molteplici (insufficienza renale cronica, neoplasie, diabete, cistite, ecc), ma escluse patologie particolari potrebbe essere che semplicemente di notte, stando sdraiati, c’è un ritorno facilitato dei liquidi degli arti inferiori verso i reni e quindi una maggior facilità ad espellere i liquidi in eccesso.
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